ArciLesbica aderisce con entusiasmo alle manifestazioni del 13 febbraio “Se non ora quando?” e invita alla partecipazione tutte le sue socie

Riteniamo importante partecipare a un momento collettivo di ribellione e di presa di parola delle donne rispetto a tutta una serie di temi, dal sostrato comune, che condizionano la qualità delle nostre vite. La rappresentazione e l’utilizzo dei nostri corpi, dei nostri ruoli all’interno del sistema sociale, del nostro valore forniti dalla –pseudo- cultura dominante sono miserabili e ci vorrebbero costringere all’oggettificazione totale. Rappresentazione rilanciata negli ultimi vent’anni a partire dalle gesta di Silvio Berlusconi, ma che va ben al di là della sua individualità, impregnando cancerogenamente  di becero maschilismo ogni strato della società italiana. Rappresentazione che è costitutiva del sistema di relazioni politiche e di potere dell’attuale governo, in un circolo vizioso per cui ognuno di questi aspetti, la cultura, la politica, il potere, rinforza e contribuisce a plasmare l’altro.

Non condividiamo le chiamate a “tirarsi fuori” di chi teme che queste manifestazioni potrebbero essere strumentalizzate. Sentiamo invece l’urgenza di spezzare un sistema che spaccia per libertà la disponibilità a lasciarsi corrompere e a farsi complici per soldi di ogni malefatta del governo.

Partecipare alla manifestazione del 13 non è di per sé più significativo dell’impegno politico, culturale, di volontariato, che molte di noi agiscono quotidianamente in prima persona, spesso “silenziato” o non riconosciuto, poiché la stessa titolarità delle donne ad abitare lo spazio pubblico è messa continuamente in discussione. Partecipare in quanto lesbiche, però, contribuirà a testimoniare la nostra stessa esistenza con un’azione di visibilità delle nostre pratiche e farà sentire il nostro punto di vista all’interno del movimento spontaneo che si sta creando: con una  nuova alleanza delle donne,  tutte insieme, avremo senz’altro più voce.

Dopo lo scandalo della pedofilia nella Chiesa, oggi l’altro blocco di potere che ha avversato il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali è accusato di promuovere la prostituzione minorile. “I sudici ci hanno chiamato sudici”, è ora che se ne vadano e che il paese volti pagina.

La segreteria di
ArciLesbica - Associazione Nazionale

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